Il mio approccio psicoterapeutico

Psicologo Psicoterapeuta ad indirizzo Cognitivo - Interazionista

Esplorazione

Iniziamo questo viaggio insieme e andiamo ad ascoltare le voci e a cogliere gli sguardi che nel tempo hanno contribuito a definire chi sei. Siamo costantemente in dialogo con noi stessi e con le persone per noi significative. L’identità non è mai unitaria o fissa: è il risultato delle relazioni che abbiamo attraversato e dei significati che noi stessi, nel tempo, costruiamo su di noi.

Cambiamento

Attraverso domande mirate, esercizi tra una seduta e l’altra e piccoli esperimenti nel quotidiano, testiamo alternative possibili ai soliti modi di pensare, sentire e agire. Cambiare non vuol dire negare ciò che sei, ma ampliare il ventaglio delle possibilità con cui puoi stare nelle relazioni e con te stesso.

Costruzione di nuovi punti di riferimento

Quando i vecchi equilibri non funzionano più, il lavoro terapeutico aiuta a dare forma a criteri interni più solidi e coerenti con il momento di vita che stai attraversando. Nuove letture di sé, nuovi modi di stare nelle relazioni e scelte più consapevoli che diventano progressivamente orientamento, stabilità e possibilità di movimento.

Alle possibilità che non avevamo considerato

Questa frase per me racconta il cuore del percorso psicoterapeutico.

Spesso arriviamo in terapia convinti che le strade siano poche, già tracciate, a volte persino chiuse.
Ci muoviamo dentro storie che abbiamo imparato a raccontarci così tante volte da sembrarci l’unica versione possibile. La psicoterapia, per come la intendo io, è aprire a domande nuove, creare spazio, dare dignità a possibilità che fino a quel momento non avevamo potuto nemmeno immaginare.

Possibilità di stare diversamente nelle relazioni.
Possibilità di guardarci con meno giudizio.
Possibilità di occupare il nostro posto nel mondo in modo più autentico.

Se senti che la tua storia è diventata troppo stretta, forse non è finita.
Forse ci sono ancora possibilità che non hai considerato.